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REGOLAMENTO

L’Associazione Radioamatori Marinai Italiani, in collaborazione con l'I.N.O.R.C. , indice il diploma dedicato all' "84° anniversario della consegna della bandiera di combattimento al Regio Sommergibile SCIRE' - 1838-2022".  
La manifestazione si terrà il 18 e 19 Giugno 2022 dalle ore 06:00 (UTC) di sabato alle ore 22:00 (UTC) di domenica.
Per conseguire il Diploma gli OM ed SWL dovranno collegare/ascoltare le stazioni  IQ9MQ (India Quebec Nove Mike Quebec) e IQ1NM (India Quebec Uno November Mike) in BANDE o MODI diversi. Pertanto verranno considerati validi i log che conterranno almeno due contatti per ogni stazione speciale.
L’estratto Log dovrà essere inviato entro e non oltre il 30 Giugno 2022 via e-mail all’award manager IT9MRM – Alberto Mattei all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il diploma sarà rilasciato gratuitamente in formato .jpg e sarà inviato direttamente via email.

 

DIPLOMA RILASCIATI

IZ6WRI - I1PJK - IZ6ASI - IK5JWQ  - IT9JPS - SWL I3-6031BZ - IK5TBI - IT9YBL - SWL I4-4438BO
IW0HIQ - IZ6BUV - IT9IFV - IT9CLY - IT9CKA - IK8NKQ - IT9CVX - IS0FQK - IT9ETC - IU7MZC
IK1YBL - IK8VHP - IT9JAV - IZ8CJT - IW9BJP - IS0SZU - IZ8ESK - IK8TEO - IZ0XZD - IK0PRH
IT9PPX - IV3WTI  

 

REGIO SOMMERGIBILE SCIRE'

Tra i tanti battelli della Regia Marina che hanno operato nel secondo conflitto mondiale, lo Scirè è - senza dubbio - il più noto e famoso: fama e notorietà ben meritate e dovute a una carriera leggendaria, ad azioni che fanno ormai parte della tradizione della Marina italiana e del suo “immaginario collettivo”, alla sua tragica fine e, allo stesso tempo, indissolubilmente legate alle figure dei due comandanti che - tra il 1940 e il 1942 - fecero sì che questo sommergibile si evidenzi, oggi, in modo del tutto particolare nella storia della Forza Armata e nel cuore di tutti i marinai, in servizio o in congedo.
Lo Scirè apparteneva alla classe “600” che - con 59 unità - costituisce il gruppo più numeroso, omogeneo e meglio riuscito tra i sommergibili italiani che operarono durante il secondo conflitto mondiale, realizzato in cinque serie dai primi anni Trenta sino a guerra inoltrata:
• serie “Argonauta” (7 unità, 1929-32)
• serie “Sirena” (12 unità, 1931-34)
• serie “Perla” (10 unità, 1935-36)
• serie “Adua” (17 unità, 1936-38)
• serie “Acciaio” (13 unità, 1940-42)
Lo Scirè faceva parte della serie “Adua”, i cui battelli erano anche noti come “africani” in quanto portavano tutti i nomi di elementi geografici dell’Africa Orientale Italiana, conquistata al termine della Guerra d’Etiopia poco prima dell’impostazione delle 17 unità della serie. Erano del tutto analoghi ai precedenti “Perla” e, al termine del conflitto, sopravviveva il solo Alagi mentre gli altri battelli erano andati tutti perduti tra il 1940 e il 1944.
Definiti all’epoca “battelli di piccola crociera”, erano sommergibili a semplice scafo, con controcarene, del tipo “Bernardis”.
La prima serie (“Argonauta”) ebbe origine da una rielaborazione del progetto degli “Squalo” curata dall’ing. Curio Bernardis su una specifica emessa alla fine degli anni Venti dalla Regia Marina per unità da 600 tonnellate di dislocamento standard.
Le dimensioni e il dislocamento vennero lievemente maggiorate con le serie successive, e gli “Acciaio” entrarono in servizio con la falsatorre di dimensioni ridotte (dal disegno analogo a quella degli u-boote tipo “VII C” della Kriegsmarine), mentre - tra il 1941 e il 1942 - furono analogamente modificate le falsetorri originarie, più grandi, delle unità appartenenti alle cinque serie precedenti.

Impostato nei Cantieri OTO del Muggiano (La Spezia) il 30 gennaio, 1937, lo Scirè fu varato il 6 gennaio 1938 ed entrò in servizio il successivo 25 aprile. Suo primo comandante, sino al 16 ottobre 1938, fu il c.c Alessandro Michelagnoli che - nel dopoguerra - con il grado di ammiraglio di squadra avrebbe ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Marina Militare (1965-68). Il 19 giugno 1938, alla Spezia, ebbe luogo la cerimonia della consegna della Bandiera di Combattimento, donata all’unità dal Fascio Femminile di Pistoia, presente la Madrina Anita Baldi.
Dal 17 ottobre 1938 al 23 giugno 1940 il comando passò al t.v. Riccardo Lesca e poi - per un breve periodo (24 giugno / 11 settembre 1940) - al t.v. Adriano Prini. In questo periodo, l’unità fu sempre in forza alla XV Squadriglia sommergibili di base alla Spezia, effettuando alcune missioni nei primi mesi di guerra nel corso di una delle quali, il 10 luglio 1940, affondò il piccolo piroscafo francese Cheik di 1.057 tsl, sud ovest della Sardegna.
L’assunzione del comando da parte del c.c Junio Valerio Borghese coincise anche con il passaggio del battello alle dipendenze della X Flottiglia MAS e l’inizio di un ciclo di lavori, effettuati tra agosto e settembre del 1940 all’Arsenale della Spezia, per essere modificato per il trasporto degli “S.L.C.”, sulla base di analoghe sistemazioni già realizzate per il Gondar. In particolare, furono sbarcati il cannone e le relative munizioni, tre lunghezze di catena, un ancorotto, un cavo di rimorchio ed altre attrezzature non indispensabili, procedendo all’installazione di tre cilindri stagni in coperta (uno a prora della falsatorre e due - affiancati - a poppavia) per il trasporto di altrettanti “S.L.C.”.
I cilindri permettevano il trasporto degli “S.L.C.” alla quota massima operativa del battello (90 metri), ed era possibile procedere alla messa a mare dei mezzi tanto con il battello posato sul fondo, ad una quota massima di 15 metri, quanto con l’unità in affioramento.
Al comando del c.c. Borghese, lo Scirè effettuò cinque missioni di avvicinamento e trasporto di “S.L.C.”. Quattro avevano come obiettivo Gibilterra e - sebbene la prima missione fu interrotta perché le navi della Forza “H” avevano lasciato il porto, la seconda fallì con la cattura di due operatori (Birindelli e Paccagnini) e la terza non conseguì risultati concludendosi con la perdita del t.v. Licio Visintini e del s.c. palombaro Giovanni Magro - nel corso delle tre azioni furono acquisite indispensabili esperienze che si rivelarono fondamentali per le future operazioni dei mezzi d’assalto subacquei della Regia Marina.
Difatti, nel corso della quarta e ultima missione dello Scirè contro Gibilterra (operazione “B.G.4”, tra il 16 e il 25 novembre 1941) i “maiali” ottennero finalmente i loro primi successi, con l’affondamento della cisterna britannica Denbydale di 15.893 tsl e il danneggiamento di altri due mercantili.
La successiva - e ben nota - missione “G.A.3” fu quella contro la munita base britannica di Alessandria che, la notte sul 19 dicembre 1941, portò al grave danneggiamento delle navi da battaglia Valiant e Queen Elizabeth, della cisterna Sagona e del caccia Jervis, e ad essa è dedicato lo specifico articolo di pag. 42.
Poco tempo dopo, Junio Valerio Borghese lasciò lo Scirè per dirigere il reparto subacqueo della X Flottiglia MAS, e il comando fu assunto dal c.c. Bruno Zelik, compagno di corso dello stesso Borghese ed anch’egli ufficiale di provate capacità ed esperienza.
Partendo da La Spezia il 27 luglio 1942, lo Scirè raggiunse Lero, da dove salpò il 6 agosto diretto ad Haifa: era previsto che nel corso dell’operazione, denominata “S.L.1”, venissero rilasciati nuotatori “Gamma” che avrebbero dovuto attaccare con cariche esplosive portatili il naviglio nemico presente in porto. Attorno alle 10.30 del 10 agosto 1942, però, poco fuori Haifa lo Scirè fu individuato dalla corvetta britannica HMS Islay e sottoposto a caccia antisom: il preciso lancio di bombe di profondità costrinse il battello ad emergere, per venire però subito inquadrato dal tiro delle artiglierie del 14° Coast Regiment inglese che, in breve, ne provocò il rapido affondamento con la perdita della totalità del personale presente a bordo (50 uomini d’equipaggio e 10 operatori).
Con Regio Decreto del 10 giugno 1943 (la cui motivazione, se esistente, non venne peraltro mai pubblicata) lo Stendardo dello Scirè - unico tra i sommergibili italiani - venne decorato con Medaglia d’Oro al valor Militare.

Nel 1984, la nota missione di Nave Anteo nelle acque di Haifa consentì il recupero dei resti di 42 Caduti dello Scirè che, subito dopo l’arrivo dell’Anteo a Bari il 15 ottobre, furono tumulati nel Sacrario dei Caduti d’Oltremare.
Reperti recuperati a più riprese dal relitto dello Scirè sono oggi esposti presso vari Musei ed Enti della Marina, nonché in altre collocazioni. In particolare, il Museo Tecnico Navale della Spezia espone un cilindro contenitore, parte della portelleria e lamiere varie; il Museo Storico Navale di Venezia un altro cilindro contenitore; altri cimeli, infine, sono conservati presso il Comando Subacquei e Incursori del Varignano e le Caserme sommergibili della Spezia e di Taranto.

[articolo scritto da Maurizio Brescia - Marinai d'Italia Agosto/Settembre 2014]